FAQ

Le domande che mi rivolgono spesso

In questa sezione del mio sito web si concentrano le domande che per numero e frequenza mi son sentito rivolgere rispetto alla  professione di psicologo, di psicoterapeuta e alle attività che svolgo. 

L’elenco qui sotto riportato non esaurisce certamente  tutte le curiosità e le domande possibili e che quindi non trovano una risposta nelle pagine del sito web.

Per questo motivo ho creato una pagina specifica per le domande, per continuare ad arricchire l’elenco con tutte quelle domande mi verranno rivolte durante l’attività o attraverso i social media, le email e questo sito web. Sarà un piacere rispondere a tutte,  a partire dalle tue.  

Per inviare una o più domande,  usa  il pulsante che ho messo più sotto, ti risponderò  privatamente. 

Cliccando sul pulsante accedi ad un  modulo  che potrai usare anche anche per richiedere un colloquio conoscitivo senza impegno o per qualsiasi altra tua necessità di informazione sul mio lavoro e sulla psicologia in generale.  

F.A.Q.

In psicologia e psichiatria è una condizione patologica che colpisce la sfera comportamentale, relazionale, cognitiva o affettiva di una persona in modo disadattativo, cioé da rendere problematica la sua integrazione socio-lavorativa e/o causargli una sofferenza personale soggettiva.

Lo psicologo é un professionista della salute laureato in Psicologia ed iscritto ad un Albo Regionale Psicologi dopo il superamento di un tirocinio ed esame di Stato.

Lo psichiatra è un professionista laureato in medicina e specializzato in psichiatria.  Come medico può prescrivere farmaci generici e/o psicofarmaci e richiedere e valutare esami clinici.

Lo psicoterapeuta è un medico o uno psicologo che ha frequentato un corso quadriennale post laurea di specializzazione in psicoterapia. 

Sono tre forme di intervento psicologico che non si differenziano in termini di durata, di gravità della “patologia” o del disagi, ma principalmente rispetto agli obiettivi, alle metodologie e alla costruzione soggettiva del problema. Si attiva uno dei tre tipi di intervento sulla base  dell’analisi della domanda , della modalità con cui la persona costruisce e presenta il proprio problema, del significato personale che la persona attribuisce al proprio disagio.

La seduta individuale  ha una durata di 45 minuti, quella di coppia di  60 minuti e quella di gruppo di 75 minuti. 

Solitamente, si procedere con una seduta a settimana. In alcune situazioni può essere utile procedere con una frequenza maggiore, talvolta solo per un periodo limitato del percorso. La proposta viene effettuata da me  sulla base di una valutazione terapeutica da discutere con il paziente.

Ogni persona  è unica e porta al terapeuta una domanda differente. Nella mia visione di terapia ciò significa che non è possibile affrontare quella domanda con una procedura standardizzata, come un protocollo. La durata della psicoterapia non è quindi definibile a priori. Il paziente ha la libertà di interromperla quando lo desidera perché è il suo percorso, in cui è libero e responsabile di sé.

In generale non ci sono differente tra gli obiettivi raggiungibili con una terapia individuale rispetto a una terapia di gruppo. L’esperienza mostra che il gruppo consente  di raggiungere più velocemente la comprensione  dei propri schemi  relazionali  grazie ad contesto più naturale ma più complesso rispetto alla terapia individuale.

L’ipnosi è uno stato di rilassamento con alterazione della critica e della reattività all’ambiente che si ottiene tramite suggestioni indotte da un terapeuta o auto-indotte. In ipnosi si mantiene controllo di sé e non è  possibile che il soggetto ipnotizzato compia azioni o abbia comportamenti che egli stesso non si autorizzi ad avere. E’ usata come tecnica terapeutica per  il trattamento di alcune patologie, per raggiungere una  migliore conoscenza di sé o per la dissuasione da alcune dipendenze.    

Certamente si, sulla base del Codice Deontologico degli Psicologi articolo 11 , lo psicologo è vincolato dal segreto professionale.   Eccezioni: lo psicologo è tenuto a riferire informazioni in suo possesso nei seguenti casi:

  1. abuso sessuale su minorenni
  2. manifestazione di pensieri o di atti suicidari
  3. sussistenza di reali gravi pericoli per la salute psicofisica o per la vita del paziente e/o di altre persone a lui vicine
  4. in certi processi giudiziari che coinvolgono suoi pazienti quando chiamato a testimoniare.

Patologie cognitive come le demenze, con i disturbi del comportamento  spesso associati, comportano elevati livelli di carico assistenziale familiare.  Lo psicologo esperto può progettare interventi ad hoc per aiutare l’anziano e i familiari. Per questi ultimi può attivare supporto psicologico o  psicoterapia  per:

  • facilitare la comunicazione di emozioni e bisogni, troppo spesso inespressi;
  • dare un contributo alla   conoscenza della malattia e della sua gestione.

Le modificazioni del corpo associate all’età riguardano anche il cervello ed è perciò fisiologico che si verifichino dei cambiamenti anche nelle capacità di memoria e nelle altre funzioni cognitive (attenzione, linguaggio, percezione, ecc.) Questi cambiamenti non significano “avere l’Alzheimer”.

Con opportuni test è possibile valutare lo stato di queste capacità  e  con diverse tecniche ed esercizi esse possono essere stimolate e mantenute funzionanti

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